RADICI DI UMANITÀ
Centro Storico
Martina Franca
15 giugno 2024 - 20 Aprile 2025
Con Radici di umanità
dello scultore Andrea Roggi da sabato 15
il centro di Martina diventa una galleria d’arte
Radici di umanità
è il tema della mostra che Andrea Roggi, scultore di fama internazionale, terrà a Martina da sabato 15 giugno, in occasione del G7
.
Martina diventerà una galleria d’arte a cielo aperto
con alcune delle zone più suggestive che faranno da cornice a sei opere di grandi dimensioni, realizzate in bronzo. Collocate in altrettanti punti del centro cittadino, le opere creeranno un percorso artistico ed emozionale che parte dal centro storico, nel Chiostro di San Domenico
, per concludersi in piazza Sant’Antonio
passando per il cuore della zona antica, ossia piazza Maria Immacolata
, la Basilica di San Martino
, piazza Roma
nei pressi del Palazzo Ducale
e piazza XX Settembre
.
L’esposizione rientra nel Festival “CitArts” (tema di questa edizione Radici ) promosso e sostenuto dall’Amministrazione Comunale per il tramite dell’Assessorato al Turismo e al Marketing Territoriale . Infatti inizierà in concomitanza col Festival delle Arti promosso e patrocinato, oltre che dal Comune, dalla Regione e da Puglia Promozione , che si svolgerà il 15 e il 16 giugno.
I lavori di Andrea Roggi sono presenti in mostre e collezioni in molti Paesi del mondo. Ha partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali a Londra, Rotterdam, Parigi, Fukuoka, Monaco e Shanghai, per citarne alcune. Da giugno 2022 presso Villa Pisani a Stra, è in esposizione la scultura Ápeiron , la quale, ad oggi, con i suoi otto metri di altezza, si configura come l’opera più grande dell’artista. Curatrice dell’esposizione è Felicia Cigorescu , direttrice creativa ed artistica, attivista per i diritti umani .
La mostra terminerà il 30 aprile del prossimo anno.
"Sono onorato di esporre le mie opere a Martina Franca in occasione del G7. Il tema di quest'anno, 'Radici', risuona profondamente con la mia arte, che esplora l'interconnessione tra l'uomo, la natura e la nostra eredità comune. Attraverso le mie sculture, spero di ispirare una riflessione sulla nostra storia condivisa e sull'importanza di preservare le nostre radici culturali per le future generazioni". Ha dichiarato lo scultore Andrea Roggi.
“La mostra ‘Radici di Umanità’ si apre alla contaminazione dei linguaggi universali della vita, nella cornice bianca della città che domina Valle d’Itria : Martina Franca. Suoi sono i contorni di un dipinto poetico che riporta alla pace e ai valori autentici dell’umanità. Nuovi spazi e nuove prospettive di bellezza – sottolinea Felicia Cigorescu – abbracciano la forma in uno spettro di luce multiforme che ci porta verso alto. Inchinandoci invece alle radici, nella natura troviamo la maestra che ci guida verso la conoscenza. In un’epoca che a volte sembra dominata dalla differenza umana e in un momento in cui siamo sempre più consapevoli dell’abbassamento dei ponti levatoi, ciò che è visibile rappresenta soltanto una parte ridotta della fragile coesistenza della vita”.
“Sono particolarmente felice e onorato – ha dichiarato l’Assessore al Turismo e al Marketing Territoriale Vincenzo Angelini – di poter ospitare nella nostra città il Maestro Andrea Roggi che, con il suo talento, la sua sensibilità artistica e la sua creatività donerà un contributo immenso alla nostra comunità, in termini di prestigio e di valorizzazione degli spazi urbani. Le opere del Maestro Roggi, che hanno già dato lustro a piazze e strade di città importanti come Venezia, Firenze, Amalfi e tante altre, suscitano sempre forti emozioni e per questo sono davvero entusiasta di poterle condividere con i cittadini di Martina Franca. Le sculture bronzee creeranno un percorso culturale, artistico ed emozionale, il cui filo conduttore è il ricongiungimento tra esseri umani e natura: un regalo per la città, per tutti i residenti e i turisti. L’ulivo e le radici, in particolare, simboleggiano la forza, ma anche la vera identità del nostro territorio. Nell’anno in cui con vigore torna d’attualità il tema dell’importanza delle radici, in agenda anche del G7 , io dico a tutti coloro che hanno dovuto lasciare questa terra, per le ragioni più disparate: siate instancabili nel coltivare la memoria e siate forti come i nostri ulivi, che hanno le radici ben piantate al suolo e la chioma proiettata verso l’alto, verso il futuro”. Ha concluso l’Assessore Angelini.
“Che cos’è l’Anima?
L’Anima è coscienza.
E brilla come la luce dentro al cuore.”
Brihadaranyaka Upanishad
La natura è armonia organizzata in materia, una sinfonia che suona incessantemente e ci fa vivere in una danza universale spesso inconsapevoli della presenza degli innumerevoli compagni di viaggio oppure del ritmo che la musica tiene. In natura l’isolamento non esiste . Una pianta o un albero non esprime una struttura singola e nulla nella creazione opera in solitudine ma piuttosto come parte di un unico organismo. Proprio come in un harmonium l’accordo, la modulazione e la tonalità dei singoli tasti servono a creare melodia nell’insieme, allo stesso modo, l’interconnessione si rivela essenziale all’esistenza.
“Radici di Umanità” si apre alla contaminazione dei linguaggi universali della vita, nella cornice bianca della città che domina la Valle d’Itria: Martina Franca. Suoi, sono i contorni di un dipinto poetico che riporta alla pace e ai valori autentici dell’umanità. Nuovi spazi e nuove prospettive di bellezza abbracciano la forma in uno spettro di luce multiforme che ci porta verso l’alto. Inchinandoci invece alle radici, nella natura troviamo la maestra che ci guida verso la conoscenza. In un’epoca che a volte sembra dominata dalla differenza umana, e in un momento in cui siamo sempre più consapevoli dell’abbassamento dei ponti levatoi, ciò che è visibile rappresenta soltanto una parte ridotta della fragile coesistenza della vita.
Ogni particella dell’Universo contiene l’anima universale , l’anima mundi , l’essenza invisibile agli occhi che si muove in una spazio di luce dentro al cuore di ciascuno di noi, dove risiedono le radici del mondo.
Felicia Cigorescu Curatrice